News

Google manipola le ricerche sulle presidenziali USA?

Uno studio confermerebbe l'appoggio alla Clinton: cosa ne pensiamo

I suggerimenti di Google: tutto pilotato?

Chi non usa i suggerimenti di Google quando fa una ricerca sul web? Sono uno strumento indispensabile che serve a farci risparmiare tempo nel trovare i contenuti che ci interessano.

Se tutti sommassimo i secondi risparmiati in questo modo in un dato periodo di tempo ci renderemmo subito conto di quello che il famoso motore di ricerca fa per noi.

Qualche giorno fa stava girando un caso sul web che ha causando un qualche imbarazzo in casa Google: sembrerebbe che l’autocomplete stesse favorendo Hilary Clinton nella corsa alle presidenziali in America.

Lo dimostrerebbe una ricerca svolta dallo psicologo Robert Epstein, il quale con il suo staff ha osservato il comportamento di Big G riguardo i suggerimenti di contenuti sulla Clinton e su Donald Trump: l’intero studio è affrontato punto per punto su un articolo apparso su Sputnik.

Per farla breve sembrerebbe che i suggerimenti per l’utenza U.S.A. riguardanti la candidata democratica fossero sempre positivi e molto morbidi o assenti quando si trattava di una ricerca contro di lei. La stessa regola non valeva per le notizie su Trump, il candidato repubblicano: qui l’autocomplete si era presentato molto equilibrato, con risultati negativi e positivi.

Lo stesso discorso non vale per Yahoo e Bing, i quali davano risultati molto equilibrati sui due sfidanti (i due motori, lo ricordiamo, usano lo stesso algoritmo di base per le ricerche).

Per darti un’idea precisa di quello di cui stiamo parlando, ecco uno dei tanti esempi apparsi su sputniknews.com.

Come funzionano i suggerimenti di Google

Google organizza i suoi suggerimenti tenendo conto:

  • delle ricerche storiche dell’utente
  • di quelle più in voga su quell’argomento
  • della sequenza di parole digitate in quel preciso istante

Epstein dichiara di aver svolto questa ricerca avvalendosi di ricerche effettuate tramite l’utilizzo di server proxy, in modo da ottenere il più possibile ricerche pulite ed avere suggerimenti di tendenza puri dal motore di ricerca.

Resta da dire che per lo psicologo americano si tratta quasi di una crociata: infatti è almeno un anno che parla del pericolo di manipolazione delle informazioni da parte della società di Mountain View, come testimonia quest’articolo.

Cosa pensiamo su questa vicenda

Noi di Motivo Network abbiamo provato a verificare i dati di Epstein, ma senza successo: le variabili di cui tenere conto sono molte purtroppo.

I suggerimenti di Google cambiano continuamente e non permettono uno studio oggettivo che sia durevole nel tempo.

Ad ogni modo non ce la sentiamo di accusare il colosso di Mountain View di influenzare le ricerche per conto di un privato. Sarebbe alla lunga totalmente contro il suo interesse e non se ne capirebbe il senso.

In definitiva, non ci resta quindi che riporre fiducia nel nostro amato motore di ricerca numero uno in Italia o, al bisogno, esercitare il nostro diritto ad avere molte fonti, consultando altri motori per le nostre domande sul web.

Contattaci e studieremo
la migliore soluzione per il tuo business.

Scrivici per maggiori informazioni
ionicons-v5-a
ionicons-v5-g