Poco tempo fa Il Censis ha reso pubblico il suo elaborato annuale, il 52° Rapporto sulla situazione sociale del paese: un documento unico e diviso in capitoli, in grado di dirci molto sulla situazione attuale.
A noi interessa particolarmente la parte relativa a “Comunicazione e media“, che ci informa su come gli italiani si muovono per recuperare le news e rimanere informati ad oggi. Andiamo a vedere qualche dato sui “nuovi media”.
Fra i dati “conferma” del 2018 c’è l’utilizzo di internet: continua la risalita e ora la popolazione attiva è al 78,4%, con un +3.2% rispetto al 2017. A fianco a questo nuovo aumento troviamo anche quello dei social network, che registrano la presenza del 72,5% della popolazione (+5.2% sul 2017).
Cresce in maniera considerevole Instagram che conquista la piazza del 26,7% (gli under 30 sono il 55,2%). Appare in crisi progressiva invece Twitter che arranca e scende al 12,3%.
I re incontrastati di questa classifica sono comunque Facebook e Youtube, che si contendono entrambi più di metà della popolazione (rispettivamente 56% e 51%).
L’utilizzo a scopo informativo dei media è però un’altra faccenda: qui in testa restano Facebook e i telegiornali, con quest’ultimi salgono come credibilità (siamo al 65%, quasi +5%), mentre Facebook registra una flessione del 9% rispetto all’anno scorso. Gli under 30 in particolare crollano dal 48,8% al 33%: un tracollo del 16% praticamente.
Ma il crollo riguarda un po’ tutti i social e mezzi internet più noti: motori di ricerca 16,5% (-9,2%), Twitter 3,9% (-6,7%), YouTube 17,6% (-3,1%). Qui pesa soprattutto la bassa fama di cui godono per quanto riguarda la qualità dei contenuti: il 66,4% degli italiani li ritiene non del tutto affidabili, fanalino di coda in una classifica dominata da televisione e radio.
Per i social network e in particolare Facebook questo è stato l’anno della politica: anche qui meno della metà degli italiani (il 47,5%) si è espresso in maniera positiva sull’affidabilità di queste fonti, il resto si pone fra lo scettico e l'”evitare a tutti i costi”.
Noi di Motivo Network siamo certi che anche questo 2019 sarà un anno di sfida per motori di ricerca e social media, i quali si dovranno impegnare ancora di più su temi come fake news, protezione della privacy, cyber-bullismo e molto altro.
La battaglia per un’informazione corretta e puntuale è solo all’inizio e noi nel nostro piccolo siamo da sempre pronti a fare la nostra parte, offrendo servizi che avvicinino sempre di più aziende e persone.
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