È notizia di qualche tempo fa l’impegno di Google nel contrastare con tutte le armi possibili le fake news, ovvero tutte quelle notizie false preparate solitamente per avere un ritorno economico particolare o danneggiare qualcuno.
Forse ricorderai infatti la polemica nata intorno alla ricerca “l’Olocausto ha mai avuto luogo”. Abbiamo già toccato l’argomento in un nostro post di gennaio. Interessante era stata anche l’introduzione del Fact Check, una sorta di certificazione della veridicità dei contenuti: ti invitiamo a recuperarli nel caso tu sia interessato.
La notizia di questi ultimi giorni invece è che il colosso di Mountain View ha modificato ancora il suo algoritmo per dare maggiore spazio alle segnalazioni da parte propri utenti, rivelando così il ruolo cardine delle persone nella lotta contro le bufale.
Ad annunciare questo nuovo passo in avanti è il Vice President of Engineering Ben Gomes sul blog di Google Italia. Nell’articolo si fa menzione in particolare di nuove linee guida per gli addetti alla valutazione delle pagine.
L’obiettivo è arrivare ad avere mappe circoscritte delle aree da migliorare e indicazioni più precise possibili che permettano all’algoritmo di lavorare meglio alla retrocessione dei contenuti di scarsa qualità.
Ma la novità più importante come preannunciato più sopra è l’introduzione di nuove segnalazioni di contenuto inappropriato dedicate a chi come te fa ricerche tutti i giorni utilizzando il famoso motore di ricerca.
Lo puoi provare di persona: apri il tuo browser ed inizia a comporre una ricerca. Appena inizierai a scrivere comparirà a destra, sotto i suggerimenti, la voce “Segnala previsioni inappropriate”. Si aprirà subito una finestra che ti chiederà di indicare quali previsioni sono inappropriate e ti darà la possibilità di segnalare una serie di motivi.
Una funzione simile è prevista per i featured snippet, le anteprime di contenuto certificate da Google: qui è presente invece troverai cliccabile la scritta “Feedback”, con la possibilità a volte di segnalare modifiche anche complesse ai risultati.
Siamo sicuri che molti lettori di questo articolo si saranno messi a provare le nuove funzionalità e a improvvisarsi censori per un giorno, come noi del resto! Qui in agenzia siamo felici che Big G abbia intrapreso anche questa strada.
Sapevi che questo clima ha spinto anche Wikipedia ad aprire Wikitribune, una piattaforma dedicata alla correttezza dei contenuti, capitanata da 10 giornalisti professionisti che verranno assunti ad hoc?
Raccontare falsità sul web sta diventando sempre più difficile: la pena è incorrere nel declassamento dei propri contenuti. Gli utenti troveranno sempre meno informazioni bassa qualità; dal canto nostro, a Motivo Network lavoriamo ogni giorno alla pertinenza dei risultati nei motori di ricerca sui siti dei nostri clienti.
Fare in modo che i tuoi prodotti e servizi vengano trovati in seguito ad una ricerca è il primo dei nostri pensieri, oltre a cercare di organizzare i tuoi contenuti in modo da dare sempre le risposte che gli utenti cercano: tutela subito i tuoi interessi!
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