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Zuckenberg hackerato sui social. Ma la sicurezza?

La sicurezza sul web dipende anche da noi: parola di Zuckerberg

password

La pirateria informatica fa incetta di account del fondatore di Facebook

La sicurezza sul web appare ogni giorno di più una questione seria, che in parte dipende da noi e in parte dal mondo che ci circonda.
Sembra avrerlo dimenticato Marc Zuckerberg che si è trovato attaccato dal gruppo di hacker OurMine. Il fondatore di Facebook ha diversi account su varie piattaforme social, spesso non attivi da molto tempo e quindi lasciati inutilizzati.
Quanti di noi hanno provato almeno una volta un nuovo servizio per poi non utilizzarlo più? Sicuramente più di qualcuno. Ed è proprio successo questo a Zuckerberg quando qualche giorno fa si è visto violare gli account Twitter, LinkedIn e Pinterest perché aveva usato una password usa e getta facilissima da ricordare: “dadada”.
La cosa ha fatto impazzire letteralmente il web, sollevando anche facili ironie su quanto Facebook ma anche Whatsapp (che fanno parte dello stesso gruppo) si stiano impegnando sulla sicurezza e sulla crittografia dei messaggi; chi usa la popolare chat quotidianamente si sarà reso conto della novità del lucchetto sulle conversazioni, che dovrebbero renderle sicure e non tracciabili.
Mentre il caso Zuckerberg è solo l’ultimo di una serie, come dimostra quest’altro esempio, dobbiamo domandarci che cosa possiamo fare per creare password più sicure.

Cosa possiamo fare come utenti per difenderci?

Possiamo prendere esempio dal caso del fondatore di Facebook per capire innanzi tutto che è il caso di non usare password troppo semplici: per fare alcuni esempi, meglio evitare 123456, password, qwerty, 1234, 0000 o parole di uso comune come “calcio”, “ciao” ed altri esempi simili.
Noi di Motivo network in particolare ti consigliamo:

  • di usare password diverse quando possibile, in modo da evitare effetti a catena come quello sopra descritto.
  • di non usarle in computer pubblici o condivisi con altre persone di cui non ti fidi ciecamente. Usa la funzione “salva la password” o “ricorda la password” solo in dispositivi a tuo stretto uso personale e solo nei servizi di poco valore.
  • usa password che abbiano senso per te, combina date di nascita con città a te care, nomi di persone con numeri fortunati, colori preferiti con le date di nascita dei genitori: in definitiva, prova a pensare ad una password facile da ricordare ma solo per te.

Queste piccole regole rappresentano già un piccolo vademecum per fare innanzitutto la nostra parte per aumentare la sicurezza dei nostri account.

Alcuni strumenti per i più esperti

Esistono da tempo alcune soluzioni cumulative per chi ha molti account e non riesce a ricordare tutte le password. Noi di Motivo Network vogliamo consigliarti alcuni programmi che ti consentiranno di controllare tutti i tuoi profili con un unico strumento di partenza, in grado di generare password lunghe e praticamente inviolabili.
Ecco quindi lo strumento a pagamento 1Password, già molto famoso per gli utenti Mac.
Per chi preferisce le soluzioni gratuite ecco KeePass Password Safe o il servizio proposto da Norton, azienda di riferimento per la sicurezza online, Identity Safe.
Buona sicurezza online!

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